2013 CAMBOGIA WAT LANKA
ita
"UN TEMPIO PER RICOSTRUIRSI"
WAT LANKA Phnom Penh.
In Cambogia 1.700.000 esseri umani, tra donne, bambini e uomini, vennero torturati e uccisi dai feroci Khmer rossi, durante il regime di Pol Pot, tra il 1975 e il 1979.
Centinaia di donne, sfuggite ai massacri, vagarono terrorizzate per il paese; mariti, figli, genitori torturati e uccisi. Queste donne trovarono rifugio all'interno di monasteri buddisti.
Nel tempio di Wat Lanka di Phnom Penh, troviamo ancora oggi alcune di queste donne dette Nun, vivono un'esistenza votata alla castità, povertà e meditazione, cercando di rendersi utili alle esigenze del tempio e ricevendo in cambio piccoli sostegni economici dalle donne della comunità locale.
All'interno del tempio c'è una atmosfera serena, nessuno parla del passato o degli abusi subiti, la quotidianità e' scandita dal lavoro al riposo e alla meditazione, mentre le anziane possono adottare una bambina dell'orfanotrofio, pagargli gli studi, entrando nel ruolo di nonna, queste bimbe si occupano di piccoli mestieri in cambio di un letto e del buon cibo, oltre alla possibilità di studiare e crescere in un ambiente sano.
Molte di loro sono vittime di abusi, il tempo nel tempio è la cura.
Copyright Shobha
All rights reserved
eng
"A TEMPLE TO REBUILD ITSELF"
WAT LANKA Phnom Penh.
In Cambodia, 1.700.000 men, human being, women and children and men, were tortured and killed by the savage Khmer Rouge,during the Pol Pot regime between 1975 and 1979.
Hundreds of women, escaped the massacres, wandered terrorized the country, husbands,children, parents tortured and killed. These women found shelter in Buddhist monasteries.
In the temple of Wat Lanka in Phnom Penh, there are still some of these old women said Nuns, live a life devoted to chastity, poverty and meditation, trying to make themselves useful to the needs of the temple and getting little in return for economic support from women in the local community.
Inside the temple there is a good atmosphere, nobody talks about the past or the abuses, the daily routine marked by work and meditation, while the elderly can adopt a child from the orphanage, pay for their studies, by entering the role of grandmother. These girls can take care of small jobs in exchange for a bed and good food, as well, the possibility of experiencing a dimension of love.
love Shobha
copyright Shobha
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"UN TEMPIO PER RICOSTRUIRSI"
WAT LANKA Phnom Penh.
In Cambogia 1.700.000 esseri umani, tra donne, bambini e uomini, vennero torturati e uccisi dai feroci Khmer rossi, durante il regime di Pol Pot, tra il 1975 e il 1979.
Centinaia di donne, sfuggite ai massacri, vagarono terrorizzate per il paese; mariti, figli, genitori torturati e uccisi. Queste donne trovarono rifugio all'interno di monasteri buddisti.
Nel tempio di Wat Lanka di Phnom Penh, troviamo ancora oggi alcune di queste donne dette Nun, vivono un'esistenza votata alla castità, povertà e meditazione, cercando di rendersi utili alle esigenze del tempio e ricevendo in cambio piccoli sostegni economici dalle donne della comunità locale.
All'interno del tempio c'è una atmosfera serena, nessuno parla del passato o degli abusi subiti, la quotidianità e' scandita dal lavoro al riposo e alla meditazione, mentre le anziane possono adottare una bambina dell'orfanotrofio, pagargli gli studi, entrando nel ruolo di nonna, queste bimbe si occupano di piccoli mestieri in cambio di un letto e del buon cibo, oltre alla possibilità di studiare e crescere in un ambiente sano.
Molte di loro sono vittime di abusi, il tempo nel tempio è la cura.
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"A TEMPLE TO REBUILD ITSELF"
WAT LANKA Phnom Penh.
In Cambodia, 1.700.000 men, human being, women and children and men, were tortured and killed by the savage Khmer Rouge,during the Pol Pot regime between 1975 and 1979.
Hundreds of women, escaped the massacres, wandered terrorized the country, husbands,children, parents tortured and killed. These women found shelter in Buddhist monasteries.
In the temple of Wat Lanka in Phnom Penh, there are still some of these old women said Nuns, live a life devoted to chastity, poverty and meditation, trying to make themselves useful to the needs of the temple and getting little in return for economic support from women in the local community.
Inside the temple there is a good atmosphere, nobody talks about the past or the abuses, the daily routine marked by work and meditation, while the elderly can adopt a child from the orphanage, pay for their studies, by entering the role of grandmother. These girls can take care of small jobs in exchange for a bed and good food, as well, the possibility of experiencing a dimension of love.
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