HAMPI - OGGI PATRIMONIO DELL'UNESCO - IERI PARADISO DEGLI HIPPIES
ita
Hampi 2013/ 14
Sulle rive del fiume Tungabhadra nello stato del Karnataka a sud dell’India appare come un miraggio: Hampi, situata fra le rovine dell'antica città di Vijayanagara, oggi appartiene al patrimonio dell'UNESCO.
In passato è stata frequentata da Sadhu e da hippies negli anni della beat generation, che sceglievano questo luogo per la sua bellezza legata al ritmo della terra e della natura. Nel tempo famiglie indiane provenienti dalle zone più povere si sono insediate nella zona archeologica, costruendo le loro abitazioni abusive tra Templi maestosi e costruzioni del passato, improvvisando piccole guest-house e ristorantini per i viaggiatori e pellegrini.
Nel 2013 l’UNESCO ha iniziato il progetto “Hampi”, sul rinnovo del territorio, abbattendo tutto ciò che era abusivo all’interno del bazar e delle zone archeologiche, lasciando la popolazione in subbuglio e in gravi difficoltà economiche. Oggi Hampi, appare come un cantiere a cielo aperto, gli operai lavorano incessantemente notte e giorno per demolire e lavorare alla costruzione di una superstrada, ai nuovi Resort e centri commerciali rivolti ad un turismo d’elite.
Nel frattempo il governo di Hampi ha delineato un’area non bonificata, per le famiglie sfollate che avevano una piccola attività commerciale nella zona archeologica. I lavori sono iniziati e oggi nel 2014 solo una costruzione è abitabile.
Copyright Shobha:
Ha lavorato per anni su Hampi, raccogliendo storie di ordinaria quotidianità.
Nel 2013 ha continuato il suo racconto con l’inizio dell’abbattimento dei luoghi abusivi di Hampi.
La cucina era il cuore di queste piccole abitazioni abusive: altarini, divinità e foto di antenati vicino al piano cottura, testimoniavano la memoria delle diverse etnie giunte ad Hampi.
copyright Soraya Gullifa:
Nel 2012, un anno prima della distruzione ha fotografato le cucine di queste piccole abitazioni, non consapevole che sarebbero state demolite nel 2013.
eng
On the banks of the Tungabhadra River in the state of Karnataka in southern India it appears as a mirage: Hampi, located among the ruins of the ancient city of Vijayanagara, today belongs to the UNESCO heritage.
In the past it was frequented by Sadhu and hippies in the beat generation years, who chose this place for its beauty linked to the rhythm of the earth and nature. Over time Indian families from the poorest areas have settled in the archaeological area, building their abusive homes among majestic temples and buildings of the past, improvising small guest-houses and restaurants for travelers and pilgrims.
In 2013 UNESCO began the "Hampi" project, on the renewal of the territory, breaking down all that was abusive inside the bazaar and archaeological areas, leaving the population in turmoil and in serious economic difficulties. Today Hampi, looks like an open-air construction site, the workers work tirelessly night and day to demolish and work on the construction of a freeway, to the new resorts and shopping centers aimed at elite tourism.
In the meantime, the Hampi government has outlined an unclaimed area for displaced families who had a small commercial activity in the archaeological area. The works have started and today in 2014 only one building is habitable.
Copyright Shobha:
He worked for years on Hampi, collecting stories of ordinary everyday life.
In 2013 he continued his story with the beginning of the demolition of the illegal places in Hampi.
The kitchen was the heart of these small abusive houses: altars, divinities and photos of ancestors near the hob, testified to the memory of the different ethnic groups that had come to Hampi.
copyright Soraya Gullifa:
In 2012, a year before the destruction he photographed the kitchens of these small houses, unaware that they would have been demolished in 2013.
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