I PARA' DEL TUSCANIA
I "parà" del Tuscania, l'élite delle forze armate.
Esperti contro il terrorismo e in operazioni umanitari, Il 1° Reggimento Carabinieri Paracadustisti "Tuscania" dipende dalla 2^ Brigata Mobile ed ha un organico di circa 550 uomini nei vari gradi. Il Reparto, che fino al 15 marzo 2002 era alle dipendenze della Brigata Paracadutisti "Folgore" dell'Esercito, risiede presso la Caserma Vannucci di Livorno ed è composto da: un Battaglione, un Reparto Addestrativo e una Compagnia Comando e Servizi, per il sostegno logistico. Nel Reggimento e’ inquadrata anche la Sezione di paracadutismo sportivo.
Istituita nel 1976 allo scopo di promuovere l’attività agonistica nel settore del paracadutismo, e’ composta da atleti di altissimo valore che si sono posti in evidenza a livello mondiale per i brillanti risultati conseguiti sia in campo militare che civile. La squadra è stata campione mondiale negli anni 1990, 1994, 1998, 1999, conquistando, nelle relative gare, 7 medaglie d’oro, 8 d’argento e 12 di bronzo.
Costituito il 1 luglio 1940 (assume però la denominazione Tuscania il 10 ottobre 1975), nel 1941 è inviato in Africa Settentrionale; il Tuscania opera in Libano (nel contingente italiano) Namibia (1989-1990)Kurdistan (1991), Turchia (1991)Somalia (1992-1994), IBIS, (1993),Cambogia (1992), Israele (1994), Bosnia (1996-2003), Palestina (1996),Albania (1997-1999),Timor Est (1999-2000), Kosovo (2000-2003), Repubblica di Macedonia (2001-2002),Afghanistan (dal 2001), ISAF e ENDURING FREEDOM (2003)Iraq (dal 2003) Striscia di Gaza (2005-2009), EUBAM RAFAH;Palestina (Gerico, marzo-luglio 2014), MIADIT PALESTINA;
Libia (Tripoli, marzo-luglio 2014.Nel corso degli anni, al Reggimento e' stata anche affidata la sicurezza delle Sedi Diplomatiche nazionali all'estero nelle aree e nei periodi di maggior "rischio": Libano, Somalia, Arabia Saudita, Zaire, Peru', Algeria, Albania, Congo, Serbia, Iraq, Israele, Afghanistan, Pakistan, Libia.
Opera prevalentemente in campo militare contro organizzazioni terroristiche ma anche in quello di soccorso in occasioni di calamità naturali di vaste proporzioni e in tragedie umanitarie con l’impiego di uomini fisicamente adatti a terreni impraticabili. Una rigida selezione consente di accedere al Reggimento Carabinieri Paracadutisti: bisogna superare un severissimo controllo medico e fisico. Alle doti fisiche vanno aggiunte quelle mentali: una grande capacità di adattamento, orientamento e intelligenza.
Le mie fotografie raccontano questi ragazzi durante le esercitazioni spesso in luoghi segreti, le loro passioni e la loro dedizione in un’ atmosfera di leggerezza e ironia ben lontana dalle responsabilità delle loro difficili missioni. Infatti e' stato il primo contingente italiano che ha partecipato alle operazioni di aiuto all’Iraq.
shobha